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GIORNATA MONDIALE PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE

Oggi, 17 settembre, ricorre la Giornata Mondiale per la Sicurezza del Paziente, che annualmente propone un’occasione per riflettere con consapevolezza e rafforzare l’impegno globale sui temi che riguardano la sicurezza dei pazienti.

In particolare, il tema di quest’anno “Farmaci Senza Danno” richiama l’attenzione su un aspetto particolarmente delicato per pazienti e operatori sanitari: la sicurezza delle cure come diritto fondamentale alla sanità e la sensibilizzazione alla corretta assunzione dei farmaci.

Le criticità e gli eventuali errori di gestione delle terapie costituiscono una delle cause più consistenti di eventi avversi evitabili nell’assistenza sanitaria. Alla luce di questi dati, occorre intraprendere azioni concrete per migliorare la qualità e la sicurezza delle cure, a partire dall’ambiente di lavoro e dall’intero sistema sanitario.

Come sottolineato anche dal tema dell’anno scorso “Operatori sanitari sicuri, pazienti sicuri”, la sicurezza del paziente è intrinsecamente correlata alla sicurezza degli operatori sanitari. Le condizioni di lavoro degli operatori sanitari, l’ambiente in cui operano, la scarsità di personale, la mancanza di chiarezza di orizzonti, l’assenza di comunicazione e confronto incidono direttamente non solo sulla persona dell’operatore, ma anche sulla qualità dell’assistenza fornita dagli operatori ai pazienti.

Salvaguardare il diritto alla sanità significa innanzitutto valorizzare i professionisti che quotidianamente lavorano per garantire assistenza sanitaria ai pazienti. Ristrutturare l’ambiente sanitario nella visione che paziente e operatore sanitario siano due entità osmotiche, due parti dello stesso sistema, e che dal diritto alla sicurezza e alla sanità dell’uno dipendono la sanità e la sicurezza dell’altro.

RILANCIARE IL LAVORO PUBBLICO È UNA PRIORITÀ - L’AGENDA CISL PER IL NUOVO GOVERNO

 

Qualche giorno fa, Luigi Sbarra - Segretario Generale CISL ha presentato l’agenda Cisl per il nuovo governo, intitolata Ripartire Insieme. Un programma di 12 punti per “rilanciare lavoro e coesione, investimenti e produttività, inclusione e politiche sociali, contrattazione e partecipazione”.

Dopo due anni e mezzo di pandemia e l’aggressione russa al popolo ucraino, l’Italia versa in situazioni di emergenza, che hanno bisogno di indirizzi chiari. “L’escalation dei prezzi mette a rischio oltre un milione di posti di lavoro in tutti i settori. Un incendio che va spento con misure d’urgenza”, ha sottolineato Sbarra.

Tra le priorità dell’agenda, l’idea di Uno Statuto della Persona nel Mercato del Lavoro, per assicurare il protagonismo e il valore sociale del lavoro pubblico e privato, mediante la piena realizzazione degli obiettivi del PNRR e di investimenti condizionati a nuova e buona occupazione, in particolare quella giovanile e femminile, nonché il rilancio della formazione e delle competenze.

Un altro dei punti fondamentali per ripartire insieme è rilanciare e rivalorizzare il lavoro pubblico, attraverso “la stabilizzazione e il potenziamento degli organici nella pubblica amministrazione, nella sanità, nell’istruzione, nella ricerca.”

L’emergenza epidemiologica, se da un lato ha dimostrato il grande valore del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ne ha fatto emergere anche le vulnerabilità, prevalentemente strutturali. È quindi fondamentale attuare in maniera corretta gli investimenti e le riforme previste dal PNRR: rinnovi contrattuali, assunzioni, stabilizzazione dei precari, riforma dell’assistenza territoriale, investimenti sulla crescita e la formazione del personale. Ri-strutturare la sanità per dotare il paese di un sistema sanitario moderno e capillare.

Allo stesso tempo, la pandemia ha dimostrato quanto il lavoro pubblico sia indispensabile al Paese e i servizi pubblici per cittadini ed imprese vadano rafforzati. Con il patto di innovazione della PA, fortemente voluto dalla CISL, a partire dalla prossima Legge di Bilancio, si dovrebbero prevedere piani di reclutamento per il superamento del precariato, per la formazione e la valorizzazione delle competenze del personale in servizio. Sostenere i servizi pubblici per aumentarne l’efficienza, e di conseguenza la qualità della società del Paese.

“C’è un progetto-Paese da definire con il fronte sociale riformatore, un riscatto da guadagnare insieme a una ‘società che governa’ e che presuppone anche una svolta sulla partecipazione dei lavoratori nelle decisioni e negli utili d’impresa. Dobbiamo ritrovarci in questo perimetro senza sterili antagonismi, esercitando responsabilità per costruire il bene comune e il futuro delle nuove generazioni”, ha concluso Sbarra.

Scarica il programma completo dell’agenda Cisl per il nuovo governo CLICCA QUI

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Anziani e Fragili – riflessioni e proposte per una migliore assistenza territoriale

Oggi, 8 Settembre a Bologna si è svolto il convegno “Anziani e Fragili – quale riforma dell’assistenza territoriale” organizzato da Cisl Emilia Romagna in collaborazione con le Federazioni regionali FNP, FP e Fisascat per discutere sul riordino della Sanità territoriale mettendo al centro la figura degli anziani e delle persone fragili.

Come cambierà la Sanità territoriale, la riforma dell’assistenza territoriale sanitaria e come migliorare la qualità organizzativa e operativa dei Servizi rivolti a persone anziane e fragili. Questi i temi discussi nella giornata odierna, temi di grande importanza anche alla luce delle significative ripercussioni che la pandemia ha avuto in questo specifico ambito.

Il Convegno ha visto la partecipazione di Daniela Fumarola, Segretaria organizzativa CISL nazionale e reggente FNP nazionale, e Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna.

Ad aprire il dibattito è stato Roberto Pezzani Segretario Generale FNP CISL ER con il suo intervento ha messo in evidenza tutte le criticità legate alle persone anziane e fragili e l’importanza della prevenzione e le nuove sfide da affrontare per migliorare la gestione dei distretti territoriali e l’assistenza domiciliare come la telemedicina ed il telemonitoraggio.

A continuare il dibattito è stato l’intervento di Sonia Uccellatori, Segretaria Generale Cisl Fp Emilia-Romagna che ha fatto una panoramica delle problematiche sul territorio partendo proprio dalle riflessioni, dalle analisi e dai confronti emersi durante il presidio regionale che si è svolto nei mesi di Giugno e Luglio per rilanciare la Sanità Pubblica!

Per Cisl FP Emilia Romagna la prima cosa è partire dal personale sanitario: “il primo pilastro su cui poggiare le fondamenta del riordino della nostra sanità territoriale” afferma Sonia Uccellatori “sarà mettere al centro di tutto: il personale, ovvero i professionisti: quelle donne e quegli uomini che dovranno “riempire di competenze quegli spazi fisici”. Ciò può sembrare ovvio, ma 20 anni di tagli lineari perpetuati in maniera indistinta da destra a sinistra hanno creato le problematiche che la pandemia poi ha portato inevitabilmente allo scoperto e che hanno morso la carne viva delle persone.”

Per cui ribadire l’importanza della stabilizzazione del personale precario oltre che a pensare anche a nuove assunzioni visto le continue carenze di organico.

Sonia Uccellatori continua il suo intervento elencando i vari problemi e relative proposte, come quello della programmazione insufficiente, affermando che sarebbe opportuno ragionare di programmazione in merito alla formazione affrontando la problematica insieme alla Regione, coinvolgendo l’università e gli ordini; oppure quello dell’appetibilità di lavorare ancora nel pubblico e quindi come trovare il modo per valorizzare realmente, in termini di sviluppo professionale ed economico il personale afferente alla sanità pubblica. Il rinnovo del CCNL sottoscritto a fine giugno farà la sua parte, ma non basta.

Oltre alle problematiche legate alla gestione della figura dell’infermiere di comunità che vede le aziende sanitarie territoriali procedere nei modi più diversi.

Pertanto conclude il suo intervento con un appello:

In tutto questo serve necessariamente una chiara regia regionale per garantire a tutti i cittadini della ns Regione una stessa qualità dell’assistenza e chiarezza sui servizi di cui possono e devono avvalersi, da Piacenza a Rimini.

Chiediamo dunque, di lavorare insieme, ognuno per le sue prerogative, chiediamo a questa Regione di proseguire non uno avanti e l’altro dietro, ma di fianco, con la consapevolezza di chi eravamo, delle nostre esperienze, con l’obiettivo di non perdere quelle buone prassi, ove la forma diventa inevitabilmente sostanza.”

Al convegno è intervenuto anche Stefano Bonaccini, ribadendo che il suo obiettivo principale è quello di difendere la sanità pubblica e la sua centralità e che l’assistenza domiciliare è fondamentale pertanto sarà necessario in futuro “irrobustire” la sanità territoriale!

Stabilizzazione del personale precario assunto per l'emergenza COVID

FP CGIL-CISL FP-UIL FPL: Grande soddisfazione per la stabilizzazione del personale precario assunto per l'emergenza COVID

È notizia di ieri che a seguito di un confronto sindacale con CGIL-CISL-UIL per dare continuità all'accordo sottoscritto il 22 aprile scorso che impegnava la Regione a dare il via alle stabilizzazione previste dalla legge di bilancio 2022, l'assessore Raffaele Donini e il Direttore generale Luca Baldino hanno garantito l'uscita per la prima settimana di ottobre dei bandi per la stabilizzazione dei precari assunti per l'emergenza COVID.

Saranno stabilizzati con procedure concorsuali i precari del ruolo sanitario e socio-sanitario del comparto e della dirigenza assunti a tempo determinato che hanno maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi e che hanno prestato servizio per almeno sei mesi nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

Una grande vittoria che permette di garantire un lavoro a tempo indeterminato alle persone che hanno dato un contributo fondamentale alla gestione dell'emergenza COVID nella nostra Regione e che al tempo stesso garantisce il mantenimento delle esperienze maturate per la garanzia del diritto alla salute di chi si rivolge alle strutture sanitarie dell'Emilia Romagna.

Difficile quantificare, ma contiamo che vengano stabilizzate più di mille persone, dando continuità al percorso di confronto tra Regione e organizzazioni sindacali confederali che ha permesso ad oggi la stabilizzazione di quasi 4000 precari.

Restano comunque irrisolti alcuni temi a partire dalle risorse dei fondi contrattuali per garantire continuità stipendiale al personale, nonché rispetto alle carenze di personale legate ai nuovi servizi da garantire in relazione all’emergenza pandemica in corso, al recupero delle liste di attesa ed alle progettualità del PNRR e dunque ad un chiaro piano di riordino e di rilancio della nostra Sanità sul territorio.

Dopo gli accordi sottoscritti dalla Regione con i medici convenzionati ci aspettiamo pertanto, sin dall’inizio di settembre, che la Regione investa ulteriormente sul proprio personale dipendente.

 

 

Presidiare per riprogettare: il protagonismo dei professionisti per il rilancio della sanità

 

Presidiare per riprogettare: il protagonismo dei professionisti per il rilancio della sanità

 

Presidiare per riprogettare é il titolo del presidio che la  CISL FP  Emilia Romagna ha concluso oggi sotto la sede della Regione. Dal 4 luglio in presidio dopo un percorso iniziato a fine Maggio davanti alle sedi di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del SSR.

Al centro della vertenza i temi legati all'assunzione di personale per garantire i servizi e lo smaltimento delle liste d'attesa, la sostituzione dei dipendenti contagiati, per cui la regione continua ad affermare che ci siano 6200 dipendenti in più ma la situazione all'interno dei reparti e servizi peggiora ogni giorno con richieste di doppi turni e salti di riposo. Analizzata inoltre  la necessità dell'adeguamento dei fondi di contrattazione integrativa per garantire il salario accessorio, ossia il pagamento di straordinari, indennità e produttività e una programmazione per l'assistenza territoriale alla luce del PNRR per cui sarebbe indispensabile assumere almeno 3700 professionisti e la necessità di discutere del prossimo PSSR.

Il confronto con l'assessorato alla salute é in atto ma servono risposte concrete per i professionisti e per l'utenza, questo abbiamo ribadito anche questa mattina al presidente Stefano Bonaccini passato al presidio a salutare la delegazione e che ha ribadito l'impegno di continuare a lavorare in questo senso.

Nei prossimi giorni sarà inviato ai capogruppo dell'assemblea legislativa, che hanno dimostrato tutti attenzione e partecipazione nelle giornate di presidio, un documento sintetico di riepilogo di quanto emerso da questi giorni di confronto e delle idee da mettere in campo.

Per la CISL FP Emilia Romagna resta prioritaria la salvaguardia del perimetro della nostra sanità pubblica e solo ripartendo dai professionisti e da un confronto costruttivo e nel merito delle questioni questo può essere realizzato.